mercoledì 29 ottobre 2008

Tremate, Tremate...

Eccoci di nuovo al punto. Era successo e continua ad accadere. La solita disparità che la polizia usa nei confronti dei manifestanti di sinistra e quelli di destra è di nuovo protagonista a Piazza Navona. I fascistelli passano indisturbati (come a Genova, solo che ora non devono neppure vestirsi da Black Bloc!) con le mazze tricolori per creare tafferugli vari. Questa è una testimonianza di Curzio Maltese: "Ho visto cose che mi imbarazzano ... questo gruppo di non studenti, sono neonazisti, non so come chiamarli ... dopo avere picchiato per strada alcuni ragazzi sono arrivati qua, non voglio dire scortati, ma ignorati dalla polizia, hanno cominciato a picchiare studenti gridando "Duce, Duce"... Gli incidenti sono stati provocati ad arte ... la polizia ha sistematicamente usato, manganellato gli studenti senza armi e ignorato gli altri e alla fine qualcuno è stato fermato... La scena mi ha ricordato per certi versi i brutti momenti del G8 ... spero sia un errore dei funzionari chiamati a proteggere questo pezzo di città". Questa invece è la versione de Il Giornale di Mario Giordano (quello che ha cominciato nel salottino di Costanzo): A piazza Navona studenti di opposte fazioni si sono affrontati in una maxi rissa rissa scoppiata quando nella piazza sono arrivati alcuni giovani dei centri sociali. Poco dopo le 12, mentre i giovani di Blocco Studentesco (gruppo di estrema destra) stavano lasciando la piazza, un centinaio in tutto, alle loro spalle sono comparsi degli esponenti dei centri sociali: diverse centinaia, con i caschi in testa e il volto coperto. D'altra parte l'incomprensibile giornalista fu definito bicefalo per la sua contemporanea critica allo sfilacciamento della morale e al depauperamento dei valori (contenuta in Phamplet apparsi su varie testate come Il Giornale e Libero), ed al suo ampio uso di immagini femminili (specialmente donne poco vestite, nella versione estiva del suo tg) presenti nel suo telegiornale. Il giornalista infatti era noto perchè iniziava le riunioni con il motto "gnocca, gnocca,gnocca"(font.Wikipedia). C'è anche Mariani dei Verdi: Sembra un film già visto, eppure non è così. A differenza di quello che abbiamo drammaticamente vissuto negli anni Sessanta e Settanta, i gruppi di estrema destra stanno tentando di inserirsi in seno alle mobilitazioni alimentando un clima di confusione e tentando di ridurre un movimento irrappresentabile e nuovo alle vecchie dinamiche degli opposti estremisti. Bene hanno fatto il resto dei manifestanti a reagire uniti a queste provocazioni e bene faranno a continuare la mobilitazione in modo determinato. Non vorremmo - conclude Mariani - che ai tentativi andati a vuoto da parte del Governo nel criminalizzare un movimento pacifico e intelligente, si aggiunga la volontà di spaccarlo internamente con strategie pianificate che ben conosciamo. Abbiamo fiducia nella intelligenza degli studenti che sapranno rispedire al mittente le provocazioni. Rifondazione Comunista denuncia l’infiltrazione fascista nel corteo degli studenti a piazza Navona. La polizia consente a un gruppo di cinquanta fascisti armati di spranghe, catene, bottiglie, caschi e cinghie, di infiltrarsi nel presidio democratico degli studenti in movimento a piazza Navona e massacrare per oltre un’ora, indisturbati, studenti e studentesse di quindici e sedici anni. La polizia è intervenuta solo quando un gruppo di militanti di sinistra è giustamente intervenuto a difendere gli studenti democratici. Il risultato è che molti studenti e studentesse sono finiti all’ospedale e molti feriti si registrano anche tra coloro che sono intervenuti in soccorso dei più giovani, tra cui molti militanti del PRC uno dei quali è al momento in stato di arresto solo per aver cercato di garantire l’agibilità democratica della piazza. E’ evidente il tentativo del Governo di creare cao s nel movimento che per tutta risposta si è ricompattato bloccando la città di Roma e riunendosi in assemblea alla Sapienza. Questo evento mette un punto definitivo sulle polemiche suscitate dai media di regime rispetto a un presunto fronte unitario tra attivisti di destra e di sinistra. Il movimento rivendica con forza la propria specificità democratica e antifascista. Stavolta però ci sono molti video e fotografie con i volti ben visibili, vediamo cosa gli succede.

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